
Tempo Libero / Morbegno e bassa valle
Sabato 18 Gennaio 2025
Poschiavo, un borgo tutto da scoprire
La proposta: mondi diversi si fondono per creare un unico microcosmo, così appare il comune della vicina Svizzera. Storie di casa” il percorso realizzato da Archivi fotografici Valposchiavo in collaborazione con Valposchiavo Turismo. Si tratta di un percorso che ognuno può fare, quando e come vuole, per le vie di Poschiavo, alla scoperta di storie di vita dei tempi passati legate all’emigrazione dei pasticcieri valposchiavini
Poschiavo
Poschiavo è detto borgo. Qui i mondi diversi si fondano per creare un microcosmo. Nord e sud si incontrano. Per secoli la gente ha vissuto di agricoltura. Poschiavo, infatti, era un semplice villaggio alpino e per sfuggire alla povertà, molte persone partirono alla ricerca di fortuna come pasticcieri. Tanti ritornarono. Alcuni, tra coloro che si realizzarono economicamente, costruirono dei maestosi palazzi dal carattere urbano che, da un lato, raccontavano di luoghi lontani e, dall’altro, si integravano nel paesaggio montano. Poschiavo: da qui si partiva e qui si faceva ritorno in un continuo scambio che ha plasmato l’immagine del borgo.
Sussex House rappresenta la degna conclusione dell’itinerario
I protagonisti
Parte da questa premessa “Storie di casa” il percorso realizzato da Archivi fotografici Valposchiavo in collaborazione con Valposchiavo Turismo. Si tratta di un percorso che ognuno può fare, quando e come vuole, per le vie di Poschiavo alla scoperta di storie di vita dei tempi passati legate all’emigrazione dei pasticcieri valposchiavini.
I protagonisti delle otto storie si raccontano in brevi video (italiano e tedesco) composti da una sequenza di vecchie foto d’archivio, attivabili tramite codici Qr posti sulle rispettive case. L’emigrazione dei valposchiavini quali pasticcieri è un fenomeno molto diffuso dalla fine del Settecento. Ha plasmato la realtà economica e sociale della Valposchiavo perché gli emigranti di ritorno portavano con sé capitali da investire in paese e nuove idee.
Storie di vita dei tempi passati Si parte da Casa Caffè Semadeni
La partenza
Proponiamo qualche spunto per incuriosire il visitatore. Si parte da Casa Caffè Semadeni. Hans Semadeni (1836-1913) emigra giovanissimo. Fa il garzone in Italia, poi cerca l’oro in Australia. Torna, impara il mestiere di pasticciere in Francia e apre uno Swiss Café a Brighton. Dà lavoro a molti poschiavini e li aiuta a rendersi indipendenti. Per questo è considerato il promotore dell’emigrazione dei pasticcieri valposchiavini in Inghilterra.
Casa Matossi-Lendi lega il suo nome a Lorenzo Eugenio Matossi, nipote del “Filosofo”. Lorenzo Eugenio Matossi (1852-1925), è nipote, figlio, fratello, cugino, zio, papà di pasticcieri e caffettieri di Poschiavo emigrati. Un’intera dinastia, attiva prima in Francia, poi soprattutto in Spagna. Il padre Francesco e lo zio Lorenzo fondano due società a Madrid e a Bilbao. Aprono i primi Café Suizo e poi si espandono in molte altre località. In Spagna nel 1891 si contano oltre quaranta caffè gestiti da valposchiavini.
Ecco Casa Lorenzo Lardelli: Anna Semadeni (1843-1912) nasce in Francia da una famiglia riformata e benestante. Si sposa con Pietro Rodolfo Lardi, pasticciere in Spagna. Rimasta vedova, si risposa con Lorenzo Lardelli, anch’egli in Spagna, poi a Poschiavo. La loro casa nel borgo vanta un passato illustre: è sede della prima stamperia dei Grigioni.
E poi c’è Casa Pozzy. Attilio Pozzy (1870-1943) è commerciante a Poschiavo. Il suo lavoro si intreccia con la storia di molti valposchiavini emigrati. Oltre a un negozio, infatti, gestisce una banca privata che amministra i loro beni. L’attività bancaria nasce nel 1747 su iniziativa della famiglia Ragazzi, nel 1869 viene rilevata interamente dalla famiglia Pozzy e nel 1972 è acquisita dall’Unione di Banche Svizzere. Fra le oltre 370 banche confluite finora nell’odierna Ubs è l’istituto più antico.
E arriviamo a Casa Lanfranchi. A differenza di molti altri poschiavini emigrati nel 1800 appena quindicenni, di confessione riformata e diventati pasticcieri sul posto, Silvio Lanfranchi (1900-1991), cattolico, si stabilisce in Inghilterra nel 1920 dopo aver ottenuto il diploma di panettiere-pasticciere in una scuola professionale di Lucerna. Si afferma come abile imprenditore e coltiva un hobby particolare.
Devon House
Meravigliosa Devon House (nota anche ai valtellinesi che frequentano le rassegne cinematografiche qui organizzate). Domenico Semadeni (1871–1939) emigra in Inghilterra a 15 anni. Più tardi si stabilisce a Ilfracombe, una località turistica sulla costa settentrionale del Devon dove dirige uno Swiss Café e una pasticceria. L’attività rende bene e gli permette di tornare presto a Poschiavo. Compra casa in via di Palazz, conferendole un raffinato tocco inglese.
Tommaso Lardelli (1818-1908), maestro riformato di Poschiavo, invece, sposa la figlia di emigrati che hanno fatto fortuna come pasticcieri. Lascia l’insegnamento e diventa, fra l’altro, notaio, ispettore scolastico, gran consigliere, commerciante, agente bancario, giudice e podestà. Per conto di emigrati benestanti, progetta o fa costruire numerosi palazzi nel borgo, contribuendo così a dargli un aspetto signorile e cittadino.
Si conclude con Sussex House: così Tomaso Schumacher (1864–1934) chiama la sua casa a Poschiavo, perché proprio nel Sussex, a Brighton, ha vissuto e gestito per anni una pasticceria. Dopo una vita da emigrato torna in valle, ma il legame con l’Inghilterra resta e sei dei suoi sette figli la scelgono come loro patria.
Per poter vedere i video o prepararsi alla visita si può consultare il sito https://www.valposchiavo.ch/it/storie-di-casa.
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