Tirano, minoranze all’attacco sul bilancio: tagli a sociale e istruzione

Le minoranze contestano anche la mancanza di informazione e di visione d’insieme. Richiesta di un incontro pubblico sulle Olimpiadi e preoccupazioni per il futuro. Il sindaco: «Nessuno sarà lasciato solo. Le porte del mio ufficio sono sempre aperte».

Tirano

Una «questione metodo», ovvero la mancanza di informazione e coinvolgimento delle minoranze, e «un’assenza di visione di insieme» hanno portato i due gruppi di minoranza di Tirano ad astenersi dalla votazione della nona variazione di bilancio in consiglio comunale. Marco Agutoli, capogruppo di “Tirano per te”, ha contestato le riduzioni nell’ambito sociale e istruzione: asilo nido –7.500 euro, bonus natalità –5.000 euro, buoni libro –8.307, trasporto scolastico: –21.964 euro. «Da questi dati che nasce la domanda politica – ha chiesto -: se restano inutilizzati il 24% dei fondi per il nido, il 20% per il trasporto scolastico e addirittura l’83% per i buoni libro, allora non è forse il momento di ripensare i criteri di accesso a queste misure? Requisiti troppo rigidi, burocrazia complessa o una comunicazione insufficiente possono impedire a molte famiglie di usufruire di strumenti concepiti proprio per loro».

Il sindaco, Stefania Stoppani, ha dato la parola alla capo area dei servizi sociali del Comune, Graziella Cioccarelli, che ha ribadito, come già spiegato in commissione, che quelli presentati non sono tagli ma riallineamenti tecnici dovuti a una minore spesa rispetto alle previsioni iniziali. Ad esempio nel caso dei libri di testo, la riduzione è dovuta al fatto che la cooperativa Forme ha concesso un contributo simile. «Rassicuro, comunque, i consiglieri che l’amministrazione non lascerà mai nessuno da solo – ha aggiunto il sindaco -. Stiamo parlando di settori in rapida evoluzione. Stiamo raccogliendo suggerimenti utili a monitore le necessità che cambiano e cerchiamo di aver capienza in bilancio che ci possa venire utile in caso di bisogno». Ad Agutoli il sindaco ha replicato inoltre: «Accolgo l’invito a corredare con relazioni le presentazioni, ma suggerisco anche di trovare modalità di confronto che sia solo il consiglio. Le porte del sindaco sono sempre aperte».

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