Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 25 Novembre 2025
Morbegno piange Alga Solieri, maestra di danza e fondatrice delle Scarpette Rosa
La storica insegnante morbegnese si è spenta a 72 anni. Domani i funerali al Santuario della Beata Vergine Assunta. La sua scuola, Scarpette Rosa, ha formato generazioni.
Morbegno
Se n’è andata in punta di piedi, si dice utilizzando un’espressione comune. L’adagio per lei potrebbe essere modificato dicendo sulle punte dei piedi, con le quali ha danzato per una vita. Alga Solieri, storica insegnante di ballo morbegnese, si è spenta lunedì a 72 anni lasciando i figli Giovanni e Lara, i parenti, il compagno Giorgio, gli amici e tutte le sue Scarpette rosa, da adesso orfane della loro maestra. I funerali si terranno domani, giovedì 27 novembre, alle 14 a Morbegno, al Santuario della Beata Vergine Assunta. Prima si potrà farle visita alla casa funeraria di Morbegno, in via Damiani 44, nella sede delle onoranze funebri De Gerolami, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.
«Cara mamma, sei stata una forza, un esempio, un’amica e una confidente. Tu che hai lottato tanto in tutta la tua vita senza mai perdere quella grazia e delicatezza che ti ha sempre contraddistinta. Lasci un vuoto immenso in tutti noi, ti amiamo tanto. Adesso fai ballare anche gli angeli e salutaci la nonna Carla e tutti i nostri cari». Le parole sono della figlia Lara che da mamma Alga ha ereditato la passione per il ballo tanto da farne una professione, parole commosse pronunciate in un periodo particolarmente triste per la famiglia, colpita da un altro lutto solamente una settimana fa, quello per nonna Carla, madre di Alga. Solieri adesso si è ritirata definitivamente dalle scene.
La cittadina del Bitto, per la quale era indubbiamente un’ istituzione, l’aveva salutata professionalmente nel 2021 anno in cui la fondatrice della sua scuola di danza “Scarpette Rosa” chiuse dopo 45 anni. Quelle Scarpette rosa hanno danzato con lei per quasi mezzo secolo e di lei si ricordano non solamente le alunne più giovani o le primissime ballerine della scuola, ma più in generale tutti gli abitanti di Morbegno e della Bassa Valle e il pubblico che ha avuto l’occasione e la fortuna di conoscerla, sul palco e fuori. Quattro anni fa ad accelerare i tempi di chiusura dei suoi corsi è stata la pandemia, poi la scelta della pensione, che per un’artista non è mai una definizione appropriata.
Cresciuta in una famiglia che amava la musica, a sei anni scopre la danza classica, frequenta sin da piccola corsi a Morbegno e a Sondrio sotto l’egida di eccellenti insegnanti di Milano. Fu suo padre, grande appassionato di musica classica e operistica, a indirizzarla. Dopo l’esperienza a 18 anni in Rai come solista nel balletto “Uccello di fuoco” di Stravinskij, dopo le superiori, frequenta la scuola di danza di Luciana Novaro (prima ballerina della Scala e direttrice del Corpo di Ballo della Scala e dell’Arena di Verona). Quindi dà vita alla sua creatura, “Scarpette Rosa”.
Dal 1976 al 1992 i saggi delle sue allieve si sono tenuti al teatro Pedretti, poi al Palamattei . «Ho avuto l’onore e il piacere di frequentare diversi teatri – ha raccontato - . Al Pedretti mi sono esibita in una delle mie interpretazioni più importanti, “Il Cigno”. Ho conosciuto tanti personaggi televisivi, tra cui Walter Chiari, Barbara Bouchet, Pilade, Enzo Iacchetti, ma sopratutto ho conosciuto e sono rimasta legata alle mie allieve». E anche loro non la dimenticheranno mai.
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