Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 20 Ottobre 2025
Mostra del Bitto, trionfa la qualità
Cascina Margherita ha vinto nella categoria riservata alle forme del 2025 e in quella del 2024. A la Fiorida il premio assegnato al formaggio con il punteggio più alto per il Valtellina Casera stagionato
Morbegno
La Valfurva e Cascina Margherita dei fratelli Pedranzini sono i trionfatori del concorso dei formaggi: il Bitto prodotto all’Alpe Fornazzo dall’azienda agricola con sede a Bormio ha vinto sia nella categoria riservata alle forme del 2025 che in quella del 2024.
Il premio più prestigioso, intitolato a Roberta Lodi, assegnato al formaggio che ha ottenuto il punteggio più alto, è stato vinto dalla Fiorida per il Valtellina Casera stagionato. In un’atmosfera a cinque cerchi, con le torce olimpica e paralimpica ufficiali di Milano Cortina 2026 in bella mostra, la cerimonia di consegna dei premi del concorso, che si è svolta ieri mattina nell’auditorium Sant’Antonio, si è trasformata in una grande festa con gli applausi che hanno accompagnato i vincitori.
Per Cascina Margherita è un successo di squadra, con il casaro Giuseppe Rinaldi e tanti giovani che l’hanno affiancato in alpeggio, a premiare l’organizzazione del lavoro e l’affiatamento del gruppo. Le valutazioni delle due giurie di esperti assaggiatori, una per il Bitto e l’altra per Valtellina Casera, Scimudin e Latteria, entrambe presiedute da Luciana Libera, hanno evidenziato l’ottimo livello raggiunto dai produttori con 14 forme che hanno superato gli 80 punti, come ha ricordato il presidente del Consorzio di Tutela dei Formaggi Marco Deghi nel suo intervento.
Per il Bitto dell’anno, al secondo posto si sono classificati i fratelli Clementi di Bormio, con Fabio nel ruolo di casaro, che in estate trasferiscono le loro vacche all’Alpeggio Rocca, nel comune di Livigno, che bissano la piazza d’onore ottenuta lo scorso anno.
Terzo posto per Cascina Toni di Vincenzo Besseghini, con sede a Grosio, con casaro Angela Iemoli, che carica l’alpeggio Valdisacco. Nella classifica del Bitto di un anno, interessante nel confronto con i premi assegnati nel 2024, dietro il Bitto di Cascina Margherita, si sono classificati Vanessa Negrini, dell’azienda Maurizio Negrini, per il formaggio prodotto all’Alpe Ferla, a Caspoggio, al secondo posto, e la Grigio Alpina di Cristina e Mirco Gusmeroli, terza, che con lo stesso formaggio si era aggiudicata la vittoria nel 2024.
A vincere il premio per il Bitto con il punteggio più alto considerando entrambe le categorie, intitolato ad Aldo Gusmeroli, è Cascina Margherita con il formaggio prodotto nel 2024. Il riconoscimento al casaro più giovane è stato assegnato a Mattia Bulanti, 18 anni compiuti il 2 luglio, che ha lavorato con Nicola Gandoli all’Alpeggio Prato Maslino Vignone, nel comune di Berbenno. Il premio, intitolato alla memoria di Vincenzo Cornaggia, per anni presidente dell’organismo di tutela, è stato consegnato dalla moglie Roberta. Oscar Del Barba, delegato provinciale dell’Onaf, ha premiato il Bitto di Cascina Margherita per la miglior occhiatura.
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