Scuola in Valtellina, tra Olimpiadi e organici scoperti: «Partenza in salita»

Il segretario Cisl Caelli denuncia carenze di personale e trasporti: 22.500 studenti al via tra disagi e criticità strutturali

Sondrio

«Mentre la provincia di Sondrio si prepara ad accogliere alcune delle gare delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, un evento storico e di grande rilevanza per la Valtellina e per i nostri giovani, l’inizio del nuovo anno scolastico si presenta tutt’altro che sereno».

Sono le due «situazioni contrastanti» sollevate da Dario Caelli, segretario generale della Cisl Scuola di Sondrio, che evidenzia numerose criticità a pochi giorni dalla riapertura totale delle scuole, prevista per venerdì 12 settembre, con il rientro di 22.500 studenti. Ieri hanno iniziato i 2.500 bambini della scuola dell’infanzia.

«Una partenza in salita», così Caelli definisce l’attuale scenario, «contrassegnato da organici incompleti, nomine ancora in corso e da un numero preoccupante di posti vacanti sia tra i docenti sia tra il personale amministrativo». A oggi, sottolinea, «12 istituti risultano privi del Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga), e si registrano cinque reggenze tra i dirigenti scolastici (più una temporanea al Cpia affidata a Elisa Gusmeroli, titolare al Nervi-Ferrari di Morbegno), segno di una fragilità strutturale che si trascina da anni».

Accanto alle difficoltà nella gestione del personale, resta il nodo dei trasporti: «Nonostante le attese, l’estate non ha portato le soluzioni sperate. I lavori sulla linea ferroviaria sono ancora in corso e la terza stagione consecutiva di pullman sostitutivi si preannuncia complicata. Siamo ben lontani da un sistema viario efficiente», osserva Caelli, ricordando come i disagi ricadranno in primo luogo su studenti e famiglie. Il traffico ferroviario riprenderà solo da lunedì 15 settembre.

Ulteriore elemento di preoccupazione è «il numero elevato di rinunce, anche a posti di ruolo, registrato in queste settimane». Da qui la domanda: «Perché il nostro territorio non è attrattivo per chi lavora nella scuola?» Secondo Caelli, «la questione abitativa nei capoluoghi e nelle località turistiche pesa molto, rendendo difficile per molti trasferirsi o restare in provincia».

Eppure, sottolinea, «la scuola valtellinese continua a rappresentare una risorsa fondamentale. Offre percorsi formativi di qualità, prepara bene i nostri ragazzi ed è sostenuta da una comunità di lavoratori che crede profondamente nel proprio ruolo». Lo dimostra il primo incontro formativo del 3 settembre, «con le Rsu della Cisl Scuola Sondrio, per affrontare in modo preparato le sfide del nuovo anno».

Un messaggio di speranza chiude l’analisi del segretario: «Auguro a studenti, famiglie e personale scolastico che l’anno appena iniziato sia occasione di crescita collettiva. Solo lavorando insieme potremo costruire davvero la scuola del futuro».

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