Milano-Cortina 2026, a Sondrio opere stradali pronte dopo i Giochi

Slittano i tempi per gli svincoli del Trippi e della Sassella. Le infrastrutture non saranno concluse per l’evento e termineranno nel 2027.

Sondrio

Le opere sportive saranno sicuramente pronte in tempo per i Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026, e procedono anche i lavori di potenziamento della linea ferroviaria e di soppressione di diversi passaggi a livello. Discorso diverso, invece, per le infrastrutture stradali, specie le due principali in programma a Sondrio: lo svincolo del Trippi, lo si sapeva, non sarà pronto per le Olimpiadi; i lavori per quello della Sassella, stando al cronoprogramma aggiornato, non inizieranno nemmeno prima dei Giochi; entrambi gli interventi verranno completati nel 2027.

È quanto emerge dal recente aggiornamento della piattaforma Open Milano Cortina 2026, lo strumento nato per monitorare lo stato di avanzamento dei cantieri olimpici. Per quanto riguarda lo svincolo del Trippi, i tempi si sono dilatati e il cronoprogramma presente sulla piattaforma, fino a poche settimane fa, è stato completamente stravolto: a giugno si è conclusa la procedura ambientale; in questi giorni è prevista la fine dell’iter autorizzativo; a ottobre dovrebbero iniziare i lavori, che termineranno solo a maggio del 2027. Il “vecchio” cronoprogramma prevedeva l’aggiudicazione dell’appalto lo scorso mese di maggio e, subito dopo, l’inizio dell’intervento; il termine era previsto a luglio del 2026, con l’opera, però, già parzialmente fruibile a febbraio. Invece, se le più recenti tempistiche verranno rispettate, i lavori inizieranno solo tra un mese e mezzo, centoventi giorni prima dell’inizio della kermesse.

Ancora più lunghe le tempistiche per lo svincolo della Sassella, per cui è prevista l’aggiudicazione dell’appalto integrato a novembre, l’inizio lavori a marzo del 2026, quindi a Olimpiadi ormai concluse, e fine lavori, come per il Trippi, a maggio 2027. Secondo le informazioni precedenti all’aggiornamento, però, ad ottobre si sarebbe già dovuto iniziare a lavorare per consegnare l’opera a dicembre dell’anno prossimo.

Il clima attorno al grande evento non è privo di tensioni. La rete di associazioni civiche riunite sotto la sigla Open Olympics 2026, guidata da Libera, qualche settimana fa ha lanciato l’allarme: da oltre 100 giorni – esattamente dal 22 aprile – il portale di Simico non veniva aggiornato, nonostante fosse stato annunciato un aggiornamento ogni 45 giorni.

«Due scadenze sono già saltate – denunciano le associazioni – e ci aspettavamo una maggiore qualità e completezza nei dati. L’attesa è diventata insostenibile». Un’attesa ormai finita, perché, come detto, in questi giorni la piattaforma è stata aggiornata. Ma le preoccupazioni non si fermano all’aspetto comunicativo. Sono almeno otto, tra cui i lavori per lo svincolo della Sassella appunto, gli interventi che inizieranno solo dopo la chiusura dei Giochi e 39 opere (su 94) per cui la fine dei lavori è stimata oltre il 22 febbraio 2026, data di chiusura delle Olimpiadi. Inoltre, secondo Open Olympics 2026, mancherebbero all’appello diverse opere «connesse», cioè funzionalmente legate all’evento ma non formalmente incluse nel Piano. A preoccupare la rete civica è anche la prospettiva di un’estensione della durata di Simico oltre il 2026. «Il governo sta tentando di prorogare l’impegno della società fino al 2033 – afferma Luigi Casanova, presidente di Mountain Wilderness Italia – ma le sue funzioni scadono il 31 dicembre 2026. Una proroga aprirebbe scenari poco chiari e rischiosi».

E i due importanti interventi previsti a Sondrio sono al centro, inoltre, di polemiche politiche che, probabilmente, verranno ulteriormente alimentate da quest’ultimo aggiornamento del cronoprogramma che racconta un allungamento dei tempi previsti.

A meno di sei mesi dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, Simico – la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 – ribadisce che tutte le opere sportive previste saranno completate in tempo per l’apertura dei Giochi. Un messaggio rassicurante, che arriva attraverso una nota ufficiale diffusa nei giorni scorsi, con cui l’ente ha annunciato anche l’aggiornamento della piattaforma Open Milano Cortina 2026, lo strumento nato per monitorare lo stato di avanzamento dei cantieri olimpici.

Nessun dubbio né preoccupazione, quindi, per quanto riguarda gli interventi prettamente sportivi, sulle sedi di gara a Bormio e Livigno.

Nella Magnifica Terra inizierà a breve, e dovrebbe concludersi entro il 30 novembre, la sistemazione dei tracciati di gara e delle zone di partenza della pista Stelvio; l’intervento prevede la modernizzazione delle aree di partenza per ottimizzare l’esperienza degli sciatori e garantire standard di sicurezza elevati; verrà realizzato un nuovo tracciato per lo slalom speciale e installato un nuovo sistema di illuminazione per consentire l’utilizzo della pista in notturna. Sono partiti a luglio, invece, i lavori di realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture tecnologiche per la pista Stelvio, che includono in particolare la realizzazione di un nuovo impianto di innevamento, l’installazione di cablaggi in fibra ottica e il rinnovo dell’impianto di cronometraggio; fine prevista per il prossimo 11 novembre. Infine, dovrebbero iniziare a giorni, con l’appalto integrato aggiudicato a luglio, e secondo il portale verranno terminati entro il 25 gennaio 2026, i lavori per il nuovo impianto a fune, suddiviso in più tronchi, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità alla pista Stelvio nel comprensorio di Bormio.

Nel Piccolo Tibet un intervento è già stato completato, l’unico in provincia. Si tratta dei lavori permanenti per i tracciati di gara, la sistemazione delle skiweg e dell’impianto di risalita per le discipline “moguls” e “aerials” di freestyle. Anche il resto degli interventi sugli impianti livignaschi terminerà, secondo il cronoprogramma, entro l’inizio dei Giochi, con una sola eccezione: la data di fine lavori dell’appalto “Livigno snow park – sistemazione della zona di arrivo e delle aree contermini” è slittata ad agosto 2026, ma la parte che servirà per le manifestazioni del prossimo febbraio sarà pronta comunque per tempo. Infine, se tutto procede come previsto, il parcheggio interrato del Mottolino in località Bondi potrà essere inaugurato già il prossimo mese di ottobre.

. Video di Susanna Zambon Il punto sulle opere olimpiche

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