Poggiridenti, il consiglio dice no all’antenna da 35 metri. Ma i lavori sono già partiti

Poggiridenti

Il consiglio comunale di Poggiridenti all’unanimità ha detto no alla realizzazione di una stazione radio base per la telefonia mobile in località Cà Formolli, nel terreno oltre il passaggio a livello di via Masoni. Nella speranza, però, che non sia tardi, visto che i lavori da parte della società Inwit sono partiti per innalzare un’antenna di 35 metri. E, per dare consistenza alla richiesta, verrà avviata una raccolta firme ed è stato convocato un “consiglio di paese”.

Il sindaco, Giovanni Piasini, nel messaggio istituzionale inviato a tutti i cittadini tramite i canali social, fa prima di tutto un distinguo fra la parte tecnica e quella politica. «La società Inwit ha ottenuto, infatti, l’autorizzazione a poter realizzare l’infrastruttura tramite silenzio assenso – afferma Piasini -, in quanto il nostro ufficio tecnico, nonostante i 60 giorni a disposizione, non ha ritenuto di portare all’attenzione istituzionale e politica la richiesta, dandoci quindi modo di intervenire tempestivamente». Fatto sta che il consiglio comunale ha visto, ora, unite e compatte maggioranza e minoranza nel manifestare la volontà «di opporsi, in tutte le sedi opportune, alla realizzazione dell’infrastruttura – afferma Piasini -, che, a nostro avviso, per la collocazione designata, in prossimità di centro abitato con alta densità di abitazioni, in vicinanza di fossi colatori, fiume Adda, zone boschive, Sentiero Valtellina, solleva serie preoccupazioni». E il sindaco ne elenca quattro: impatto sulla salute, impatto ambientale e paesaggistico, svalutazione immobiliare e mancanza di trasparenza e partecipazione.

«Nonostante le normative vigenti, permangono dubbi e studi contrastanti sugli effetti a lungo termine dell’esposizione ai campi elettromagnetici, specialmente su fasce vulnerabili della popolazione (bambini, anziani, persone con patologie preesistenti) – spiega il primo cittadino -. Inoltre l’installazione di un’antenna di grandi dimensioni di 35 metri comprometterebbe significativamente l’estetica e l’armonia del paesaggio urbano e rurale, svalutando il patrimonio locale e la qualità della vita nel nostro paese. Non da meno, la presenza di un’antenna può portare a una percepibile diminuzione del valore degli immobili circostanti, creando un danno economico diretto ai proprietari. Inoltre denunciamo una presunta carenza di adeguata informazione e coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale relativo a questo progetto, che incide direttamente sulla nostra comunità».

Alla luce di questo, è intenzione dell’amministrazione comunale procedere a una raccolta firme per sensibilizzare e convogliare anche l’attenzione degli enti sovracomunali. Le firme verranno raccolte negli orari di apertura delle sedi municipali di Poggiridenti alto, in via San Fedele 52, e a Poggiridenti piano, in via Gandoni 44, da lunedì 28 luglio sino a venerdì 14 agosto. Non solo: venerdì 1° agosto, alle 21, in palestra si riunirà un “consiglio di paese” aperto alla cittadinanza, nel quale verranno affrontate le criticità inerenti alla costruzione dell’infrastruttura e illustrati gli atti intrapresi dall’amministrazione comunale per fermare i lavori.

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