Raffaella, la poliziotta cantautrice che lotta contro la violenza di genere

Laureata in Scienze Politiche, appassionata di musica, scrittura e pittura, affianca alla sua attività artistica l’impegno quotidiano a tutela dell’ordine

La sua ultima esibizione in ordine di tempo in Bassa Valle si è tenuta in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne ospistata dall’istituto Saraceno-Romegialli. Ma Raffaella Natale, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato presso la Questura di Sondrio, e artista porta la sua musica sensibile in giro per il mondo. Natale è una voce che nasce dal Sud, cresce tra le montagne della Valtellina e oggi viaggia con un messaggio limpido: «il dolore può trasformarsi, l’oscurità può diventare luce e ciascuno può farsi alchimista della propria vita». Laureata in Scienze Politiche, appassionata di musica, scrittura e pittura, affianca alla sua attività artistica l’impegno quotidiano come poliziotta, convinta che «la pace sia una scelta concreta da esercitare nelle azioni di ogni giorno».

Da anni entra nelle scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare studenti e docenti sui temi della violenza, del rispetto reciproco e del cyberbullismo, offrendo strumenti di consapevolezza e prevenzione. Nel 2020 pubblica il suo primo Ep, un lavoro che affronta temi attuali con coraggio e sensibilità. “Se un giorno io potessi...”, il brano dedicato alla rinascita dopo la violenza, diventa rapidamente un inno al riscatto e raggiunge migliaia di persone.

Dal successo della canzone nasce l’omonimo libro: una storia di fantasia che aiuta a riconoscere le molte forme della violenza e invita il lettore a coglierne anche le manifestazioni più sottili. Nel 2023 l’opera diventa uno spettacolo teatrale realizzato da insegnanti e studenti dell’istituto Saraceno-Romegialli di Morbegno e rappresentato anche a Lodi, nell’auditorium progettato da Renzo Piano. Il suo percorso la porta poi all’estero, dove l’arte diventa ponte culturale e strumento di dialogo. In Colombia, Cile, Argentina e Messico Raffaella si esibisce in università, musei e teatri, condividendo musica e testimonianze. A Ushuaia, nella Terra del Fuoco, la municipalità le riconosce con decreto la rilevanza culturale e sociale del suo impegno nella lotta alla violenza di genere. In Messico, a Huajuapan de León, riceve il titolo di Visitante per la Pace e viene anche nominata membro onorario e Cantante per la Pace dal Rotary Club del Latino America, che ne valorizza la capacità di unire arte e responsabilità sociale. Al centro del suo cammino c’è l«’idea di trasformazione: convertire il male in bene, la sofferenza in esperienza, lo smarrimento in nuova forza. È un messaggio rivolto a tutti, non solo ai giovani – afferma - , e che trova piena espressione nella canzone “Un nuovo mondo”, un invito collettivo a rinnovare se stessi per contribuire a un cambiamento autentico della società». L’autrice continua così la sua missione artistica e umana: una donna, una cantautrice, una poliziotta, ma soprattutto una testimone di pace.

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