Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 07 Novembre 2025
Sondrio, accordo Comune-sindacati:
più soldi e welfare per i dipendenti
Stanziati 110mila euro aggiuntivi per il salario accessorio e introdotte nuove indennità per diverse figure, inclusi gli agenti della Polizia locale
Sondrio
Nuove indennità e aumenti salariali. L’amministrazione sondriese ne ha data per prima notizia e ora sull’accordo decentrato 2025 raggiunto per i dipendenti comunali intervengono anche i sindacati, esprimendo grande soddisfazione. In attesa della firma definitiva che sarà formalizzata nei prossimi giorni Michela Turcatti, segretaria generale, e Leonardo Puleri della Fp Cgil Sondrio plaudono all’intesa sottolineandone l’importanza: «Abbiamo trasformato l’occasione normativa incerta del Decreto Pa in un risultato concreto».
In questo un ruolo decisivo lo ha giocato la Rsu da cui è partita la richiesta all’amministrazione dell’applicazione di quel decreto che, pur nei limiti che gli vengono riconosciuti a partire dalla discrezionalità, permette agli enti locali di incrementare le risorse per il salario accessorio in deroga ad alcuni limiti finanziari che da anni gravano sulle spese per il personale.
«Insieme alla Rsu, abbiamo spinto l’amministrazione a operare in questa direzione consci del turn over che affligge anche il Comune di Sondrio e la migrazione di personale verso altri contratti del pubblico impiego, sia economicamente che professionalmente più attrattivi», dicono Turcatti e Puleri.
L’intesa, frutto della contrattazione tra Fp Cgil e Rsu e le altre sigle sindacali, porta 110 mila euro aggiuntivi nella parte stabile del fondo del salario accessorio - 50 mila nel 2025, 40 mila nel 2026 e 10 mila destinati alle elevate qualificazioni -, introduce 33 nuovi differenziali stipendiali, amplia il sistema indennitario e sancisce l’impegno ad avviare nella prossima stagione una sperimentazione di welfare aziendale, utilizzando la finestra prevista sempre dal decreto.
Il Comune di Sondrio, come molti enti di montagna, vive un turn over elevato. Le difficoltà di reclutamento e la scarsa attrattività del comparto stanno svuotando gli uffici degli enti locali. «Con questo accordo vogliamo invertire la rotta: rendere più attrattivo lavorare nell’ente, valorizzare chi resta e stimolare nuove adesioni ai concorsi».
La distribuzione delle risorse è trasversale: operatori, istruttori e funzionari. L’obiettivo è garantire equità interna e riconoscere il lavoro di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Le Rsu hanno avuto un ruolo decisivo nel far accettare questa impostazione.
Novità anche per il sistema indennitario che passa da una platea di circa 40 a 92 persone, con aumenti che in alcuni casi superano il 100%. Sono state incluse nuove figure: personale amministrativo di front office, tecnici, assistenti sociali. «È stata introdotta anche un’indennità specifica per gli assistenti sociali per le visite domiciliari e gli interventi sul territorio, a tutela di chi svolge attività esposte a rischio professionale», puntualizzano i due.
Importante novità arriva anche per la Polizia locale con l’indennità di servizio esterno che riconosce la crescente complessità del lavoro su strada degli agenti, portata a 6 euro, circa il 20% in più rispetto alla media provinciale. «Un riconoscimento concreto per un Corpo che garantisce sicurezza e presenza sul territorio – sottolinea la Cgil – e che si aggiunge alla destinazione di un importo di 1.000 euro l’anno per ogni agente di Polizia locale al Fondo Perseo Sirio, la previdenza complementare del pubblico impiego, utilizzando risorse esterne al fondo del salario accessorio».
Resta aperto il nodo del rinnovo del contratto nazionale «che – dicono Turcatti e Puleri - presenta limiti attuativi e penalizza i piccoli Comuni. La Fp Cgil ha detto no alla recente pre-intesa del Ccnl delle Funzioni locali, che prevede un aumento medio del 5,8% contro un’inflazione a due cifre. La vera partita ora è questa».
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