
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 03 Luglio 2025
Sondrio: espulsi i ladri delle farmacie
I tre giovani di origini marocchine, senza fissa dimora sono autori di diversi furti fra il 13 e il 30 gennaio scorso
Sondrio
I tre giovani di origini marocchine, senza fissa dimora, autori di diversi furti perpetrati ai danni delle farmacie della provincia di Sondrio fra il 13 e il 30 gennaio scorsi, sono stati espulsi dal territorio nazionale con provvedimento emesso dal questore di Sondrio, Sabato Riccio. Mercoledì mattina la scarcerazione, dopodiché, per due di loro è scattato l’accompagnamento al Centro di permanenza per i rimpatri di Milano da parte degli operatori della Questura unitamente al personale del Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri del capoluogo. In serata i due giovani erano già al Centro dove rimarranno per il tempo necessario alla loro completa identificazione e all’allontanamento coattivo dal territorio nazionale. Il terzo giovane, invece, è stato raggiunto da un provvedimento di espulsione con ordine di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
Si tratta di ragazzi sedicenti minorenni, anche se dall’esame radiografico del polso condotto all’ospedale di Sondrio poco dopo l’arresto, il 30 gennaio scorso, risultavano maggiorenni di età presunta attorno ai 19 anni. In questi quattro mesi sono stati reclusi nella casa circondariale di via Caimi, dopodiché è scattata l’espulsione fermo restando che dovranno essere sottoposti comunque a giudizio, probabile, a questo punto, in contumacia, per i furti perpetrati. Perché le forze dell’ordine attribuiscono loro una serie di furti effettuati ai danni di farmacie del Sondriese e del Tiranese. I giovani entravano in azione in piena notte, raggiungendo il target in genere in bicicletta. Con collaudata pacatezza si avvicinavano alle farmacie e studiavano il modo per forzare la porta d’ingresso e, dove ciò non risultava possibile, prendevano il primo oggetto contundente che capitava loro fra le mani per compiere la spaccata. Si trattasse di pietre o, addirittura, la chiusura di un tombino come avvenuto per l’ultimo colpo messo a segno, la notte del 30 gennaio, a Castello Dell’Acqua. Nell’ordine, le farmacie colpite sono state quelle di Montagna in Valtellina, Villa di Tirano, Bianzone, queste ultime due nella stessa notte, poi Albosaggia, Berbenno, Poggiridenti e Castello dell’Acqua. E in alcune occasioni, oltre al danno da spaccata, sono anche riusciti a portare via contante in somme significative.
Duemila euro, ad esempio, a Bianzone, 1000 a Castello dove hanno vuotato la cassa lasciando all’interno e rovesciando sul selciato, nella foga, tutti gli spiccioli. E quando non riuscivano nell’intento di aprire il registratore di cassa, se lo portavano appresso per cercare di spaccarlo e aprirlo in altri contesti più “protetti” rispetto ai centri abitati. Un danno anche questo, per i farmacisti, perché il registratore di cassa rotto e da cambiare ha un discreto costo. Va da se che dal momento in cui i tre ladri sono stati presi, grazie all’attività di indagine condotta dai carabinieri di Sondrio e di Tirano, i colpi nelle farmacie sono terminati. E questo significa che per più di 15 giorni sono stati proprio loro a mettere a ferro e fuoco gli esercizi del Sondriese e del Tiranese e chissà quanto sarebbe andata avanti la faccenda se a Castello i residenti non si fossero allarmati sentendo strani rumori e lanciando tempestivamente l’allarme. Le forze dell’ordine hanno poi fatto il resto assicurando alla giustizia i malviventi e ripristinando condizioni di sicurezza nella zona.
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