
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 09 Ottobre 2025
Sondrio, resta in prognosi riservata il bambino precipitato dal balcone: si indaga sull’ incidente
Il piccolo è ricoverato in Rianimazione a Bergamo. Al vaglio degli inquirenti le cause della caduta, dall’incidente al gesto volontario. Informata anche la Procura dei Minori.
Sondrio
Il bambino di dieci anni, trasportato d’urgenza nella mattinata di mercoledì 08 ottobre con un elicottero di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo la caduta da un balcone al quinto piano della sua abitazione al quartiere La Piastra, avvenuta pochi minuti dopo le 8, resta ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione della Terapia Intensiva della Pediatria.
Intanto proseguono gli accertamenti investigativi della Polizia di Stato per capire con precisione se si sia trattato di un tragico incidente, forse per un gioco finito male, come si è ipotizzato in un primo momento, oppure addirittura di un gesto volontario da parte del minorenne che ha da tempo delle fragilità, note alla famiglia la quale lo sta facendo seguire da personale medico specializzato. In quel momento nell’alloggio c’era la mamma, intenta in alcune faccende domestiche, e la vittima.
Il ragazzino potrebbe essersi arrampicato sulle ringhiere del terrazzo della torre, per poi precipitare di sotto, una volta perso l’appiglio o, invece, essersi lasciato cadere nel vuoto di sua spontanea volontà. Prima di planare su un fazzoletto di verde, ai piedi del condominio di via Maffei, il corpo sarebbe rimbalzato su uno stendino bianco situato al terzo piano del grosso caseggiato alla periferia del capoluogo valtellinese. Questo fattore, unitamente al fatto che la caduta è avvenuta sulla terra e sull’erba bagnate dalla rugiada notturna, potrebbe averne attutito le conseguenze; unitamente al peso non eccessivo, il giovanissimo avrebbe contribuito a rendere meno pesanti gli effetti del terribile impatto con il suolo da un’altezza di circa quindici metri. Del fatto gli agenti hanno subito informato il magistrato di turno della Procura sondriese, Giulia Alberti.
Nella giornata di giovedì i genitori sono rimasti per l’intera giornata accanto al figlioletto nell’ospedale bergamasco, dove lui si trova ricoverato in un letto della Rianimazione Pediatrica in condizioni definite dal personale medico ancora critiche.
Le voci che si sono diffuse circa un tentativo di gesto autolesionistico, innescato da un possibile episodio di bullismo subito in precedenza, non hanno trovato alcun riscontro in ambienti investigativi. In ogni caso, da fonti qualificate si è appreso che sull’accaduto è stata informata anche la Procura dei Minori di Milano, competente sul territorio di Valtellina e Valchiavenna, per i necessari approfondimenti, per non lasciare nulla al caso, volti ad escludere con sicurezza che ci possa essere stato il coinvolgimento di altri minorenni. Diversamente si prospetterebbe l’apertura di un fascicolo per l’ipotesi di istigazione al suicidio. Ma, al momento, così non è.
Si cerca di fare piena luce su un episodio che ha gettato nello sconforto non soltanto la famiglia del giovanissimo studente, ma anche i vicini di casa i quali, interpellati , hanno riferito che il ragazzino si apprestava a recarsi a scuola come gli altri giorni, quando è successo l’incidente, e che si augurano una pronta ripresa del piccolo studente. Anche la nonna, rimasta a casa, si è chiusa nel suo comprensibile dolore e non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione su quanto accaduto.
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