Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 17 Novembre 2025
A Santa Croce di Piuro rivive la leggenda di San Martino
Una processione notturna con lanterne ha rievocato il gesto del santo. Grande partecipazione alla messa e al pranzo comunitario con specialità locali.
Piuro
L’anno scorso il cavallo di San Martino aveva fatto la sua comparsa, a Santa Croce di Piuro, per riandare simbolicamente alle gesta del cavaliere dell’impero romano, futuro santo, che in una fredda notte francese del 335 dopo Cristo, mentre era di ronda, aveva tagliato una parte del suo mantello per donarla ad un mendicante seminudo, incontrato sulla pubblica via.
Lo stesso paliotto del XVI secolo che orna l’altare maggiore della chiesa romanica di San Martino, a Santa Croce, raffigura il futuro santo mentre taglia il mantello, il pallium, e lo dona al povero fra i Santi Rocco e Sebastiano e così, per rendere attuale la storia del santo e farla rivivere ai ragazzi, don Romano Pologna, parroco della Bregaglia italiana, ha pensato quest’anno di inscenare un’uscita notturna con le lanterne, ad Aurogo, per cercare San Martino e portarlo in chiesa, cavallo appresso.
«Avevamo preparato tutto, cavallo e cavaliere – dice don Romano –, che nelle nostre intenzioni avrebbe dovuto sistemarsi in una zona appartata del paese, dietro al cimitero, dove con i ragazzi l’avremmo scovato. Però, il maltempo insistente non ci ha aiutati, allora abbiamo deciso di fare diversamente. Alle 20.30 ci siamo comunque ritrovati a Santa Croce, io con una trentina di bambini e ragazzi muniti di lanterne, e abbiamo fatto il giro del paese alla ricerca di San Martino. Con l’ombrello da una parte e le lanterne dall’altra. Abbiamo fatto un bel giro, poi, non avendolo trovato, siamo tornati in chiesa ed ecco che, lì, sul sagrato, sono comparsi sia San Martino sia il mendicante. Li abbiamo fatti entrare in chiesa con noi e, insieme ai ragazzi, abbiamo raccontato la storia del Santo e fatto un momento di preghiera. É stato comunque bello e se il prossimo anno il tempo ci aiuterà faremo ancora qualcosa di più. La lanterna simboleggia la luce e questa voleva essere una prima festa della luce in attesa dell’avvento».
Sulla scia di quella che viene celebrata a Gordona, di cui pure, il patrono è San Martino, e dove da tempo c’è la tradizione di uscire la sera a cercarlo con le lanterne.
L’indomani, poi, domenica, i consueti grandi festeggiamenti in onore del patrono. Partiti alle 11 con la Santa Messa celebrata da don Lorenzo Mancini, della diocesi di Pavia, docente di Teologia e assistente pastorale alla Cattolica di Milano affiancato da tre studenti della stessa e membri del gruppo adoratori e dal cerimoniere Lorenzo Fumagalli. Presente anche don Romano, il quale, però, in questo caso, pur se sull’altare, ha solo assistito alla Messa.
All’organo il sindaco di Piuro, Omar Iacomella, che ha fatto vibrare la chiesa vecchia di mille anni, dopodiché, al termine della celebrazione, tutti alla vecchia scuola del paese per il pranzo comunitario a base di gnocchetti con le castagne, frutto simbolo di Santa Croce, preparati nella nuovissima cucina utilizzata per la prima volta proprio in questa occasione. Quasi 160 i partecipanti, numerosi i volontari in cucina e fra i tavoli, tanti bambini felici di rendersi utili per questa causa parrocchiale. Al termine la squisita torta di San Martino e la lotteria forte di ben 86 premi. Alle 17, i Vespri in chiesa a sugello di una giornata memorabile.
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