
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 19 Luglio 2025
Migliora il giovane accoltellato in rifugio a Madesimo
È fuori pericolo il 31enne ferito al costato durante un litigio scoppiato al “Mai Tardi” agli Andossi, operato d’urgenza a Lecco. Indagini in corso: è indagato lo zio, Massimiliano Pinoli, ma al momento non sono state disposte misure restrittive
Madesimo
La nota positiva è che le condizioni dell’accoltellato, date per molto gravi venerdì, sono migliorate. É stato ferito al costato ed è stato portato subito al Manzoni di Lecco in elicottero, ma operato d’urgenza, sta affrontando bene il decorso post operatorio. Resta ricoverato, ma non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono complessivamente migliorate. Questo è il risvolto positivo di una vicenda che aveva preoccupato molto per la gravità delle conseguenze che il litigio scoppiato nella cucina del rifugio “Mai tardi” fra i soci gerenti la struttura, rischiavano di avere sulla persona ferita. L’alterco è avvenuto nel pomeriggio di venerdì, intorno alle 16.30, fra zio e nipote, rispettivamente Massimiliano Pinoli, 44 anni, e Ivan Invernizzi, 31, che lavorano fianco a fianco da tempo e che hanno rilevato l’attività storica in gestione alla loro famiglia da almeno 42 anni.
Una bella struttura posta in ottima posizione agli Andossi, altopiano che domina Madesimo a 1800 metri di quota, dove, venerdì pomeriggio, è stato un via vai insolito di automedica, elicottero del 118, carabinieri e magistrato.
I vicini hanno notato in particolar modo l’arrivo dell’elicottero, ma sulle prime nessuno ha pensato ad un litigio simile, semmai ad un malore di qualche cliente. In realtà il mezzo si è alzato in volo da Bergamo proprio per portare soccorso al giovane gestore ferito al costato. Sulle prime non sembrava una situazione così grave, poi è diventata molto grave, quindi il trasferimento d’urgenza a Lecco e l’operazione con scampato pericolo.
Si tratta di capire ora cosa sia successo veramente in cucina e cosa abbia provocato questo scatto d’ira, questa reazione in Pinoli che, come detto, lavora da tempo col nipote. Li si vede ritratti insieme in parecchie foto sul profilo Facebook della struttura e appaiono come lo zio e il nipote perfetti, fra i quali sembra regnare una buona armonia. Magari una parola di troppo, un moto di stizza dovuto anche solo allo stress lavorativo in piena stagione, può aver avuto il suo impatto.
Alla ricostruzione dell’accaduto stanno lavorando i carabinieri di Campodolcino e Chiavenna, subito intervenuti, e, sul posto, è giunto da Sondrio anche il magistrato di turno, Giulia Alberti.
Nulla trapela rispetto agli esiti di indagine, che è in corso. É pacifico che un fascicolo è stato aperto e che Massimiliano Pinoli è iscritto nel registro degli indagati, ma, almeno fino a giornale in stampa, non risultavano essere state applicate misure restrittive nei suoi confronti qual è l’arresto.
Nulla trapela neppure in ordine all’ipotesi di reato formulata, se tentato omicidio o lesioni, ma certamente nelle prossime ore, quando gli inquirenti avranno un’idea più definita di quanto successo, si potranno avere maggiori ragguagli. Al momento del fatto era presente anche il nonno di Invernizzi, di 78 anni, da una vita impegnato al “Mai tardi” e sicuramente le forze dell’ordine avranno sentito anche lui.
Quel che è certo è che si è trattato di uno scossone per Madesimo, i residenti e i turisti, che sono soliti recarsi agli Andossi per una sorta di passeggiata in Paradiso e fermarsi a mangiare al “Mai tardi”.
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