Livigno, sequestrato cantiere sulla pista di Coppa del Mondo

Il cantiere, destinato a ospitare una gara di Super G, è stato bloccato per presunte irregolarità edilizie e ambientali. Indaga la Procura di Sondrio. Nessun legame con le opere olimpiche

Livigno

È di martedì il sopralluogo in quota da parte dei carabinieri forestali di Bormio e di Arpa Lombardia sulla pista Costaccia della Sitas di Livigno, scelta per ospitare la gara di Super G di Coppa del mondo del 27 dicembre prossimo, interessata da un cantiere che i militari hanno posto sotto sequestro per mancanza di riscontri di autorizzazione. I reati paventati sono abuso edilizio con illeciti ambientali e paesaggistici e gestione illecita di rifiuti.

Su segnalazione di persone che hanno notato il cantiere in quota, ma non i cartelli indicatori dello stesso, i militari si sono subito attivati, sono saliti a quota 2300 metri e hanno di fatto riscontrato la mancata presentazione della Scia, la mancanza di dichiarazioni al Comune di Livigno, e di un Piano scavi necessario per tracciare il materiale depositato in quota. Si parla di quasi 20mila metri cubi di terra e rocce depositate su un’area di 15mila metri quadri su cui sarebbe già partito un rimodellamento non autorizzato. Terre e rocce non tracciate equivalgono a rifiuto, da cui l’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti.

Dell’indagine si sta occupando il sostituto procuratore della Repubblica di Sondrio Daniele Carli Ballola, mentre Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna, sentito a margine dell’inchiesta, ha precisato che il tutto non interessa i cantieri olimpici.

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