
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 04 Luglio 2025
Sondrio, maltrattamenti in famiglia
Convalidato l’arresto di un nigeriano
La convivente è stata aggredita la notte dell’arresto con un pugno in un occhio
Sondrio
Si è tenuta oggi, con inizio alle 9,30, l’udienza di convalida dell’arresto del trentenne nigeriano fermato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sondrio, nella notte fra martedì e mercoledì, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Difeso di fiducia dall’avvocato Francesco Traversi, con studio nel capoluogo valtellinese, lo straniero, accompagnato in Tribunale dal vicino carcere di via Caimi dagli agenti della Polizia Penitenziaria, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’udienza, pertanto, è durata circa un quarto d’ora, il solo tempo necessario a registrare le generalità e la non disponibilità dell’indagato a rispondere alle domande del gip, pur in presenza di una interprete.
Il giudice Antonio De Rosa, in accoglienza dell’istanza del pm Giulia Alberti, oltre a convalidare l’arresto, ha deciso per il mantenimento della custodia cautelare dietro le sbarre, ritenendo ci fosse il pericolo di reiterazione del reato. Il legale sondriese, invece, aveva chiesto la concessione di una misura restrittiva della libertà per il suo assistito più tenue, come ad esempio gli arresti domiciliari. Una misura, quest’ultima, che sarebbe stata eseguita in un altro alloggio rispetto a quello della famiglia, dove vivono i due figli minorenni e la convivente quasi coetanea e aggredita la notte dell’arresto quando venne colpita con un pugno in un occhio. Una lesione che comportò una prognosi di 10 giorni, salvo complicazioni.
Quella notte la figlioletta di sette anni, nata da una precedente relazione della connazionale, non si era sentita bene. Dall’abitazione in città fu fatta una chiamata al numero unico di emergenza 112 e quando l’ambulanza si apprestava a partire per raggiungere l’ospedale, l’extracomunitario chiese agli operatori sanitari di aprire lo sportellone già chiuso del mezzo di soccorso - sul quale poco prima era salita la ragazzina che aveva accusato il forte malessere, il fratellino di un anno e mezzo e la mamma - per potere conferire brevemente con la convivente. Pochi minuti di discussione fra i due adulti e poi il nigeriano, all’improvviso, sganciò un potente pugno al volto della donna, colpita in pieno in un occhio. Da lì, poco dopo, l’arresto.
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