
Cronaca / Lecco città
Venerdì 04 Luglio 2025
Lecco: dimissioni accettate, il caso Durante è chiuso
L’ex assessora aveva insultato un cittadino sui social da un profilo anonimo
Lecco
Il caso è chiuso. li sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha accettato ufficialmente le dimissioni di Alessandra Durante, ex assessora a Famiglia, Giovani, Comunicazione ed Evoluzione Digitale, ponendo fine a una vicenda che ha scosso profondamente la politica cittadina. La decisione arriva dopo giorni di polemiche seguite alla scoperta che Durante, con un profilo anonimo su Facebook, aveva insultato un cittadino.
.«Oggi firmerò il decreto. – ha commentato il primo cittadino – Terrò io le deleghe, dopodiché mi riservo la possibilità di attribuirle a qualcun altro. Ho preso tutto il tempo che ho ritenuto opportuno per riflettere e valutare se cinque anni di lavoro di Alessandra meritassero un finale becero manipolato per riflettere su come in questo ultimo tratto di consiliatura il comune le forze politiche operativamente potessero andare avanti. Quando per una questione che riguarda le piastrelle rotte di via Nava un membro anonimo, che poi si rivelerà essere l’assessore Durante, risponde al cittadino in maniera piccata e stizzita altri riprendono questi post e con un’azione manipolatoria commentano dicendo che questi cittadini siano stati definiti “ritardati”, “frustrati”, “analfabeti”. Parole che mai che l’assessore ha utilizzato ma che sono stati attribuite addirittura virgolettando da altri. Questo crinale di ambiguità ha creato il mostro da sbattere in prima pagina che piace oggi dalla comunicazione».
La vicenda ha fatto ancora più rumore perché la stessa assessora, nel suo ruolo istituzionale, era promotrice di campagne contro il cyberbullismo e la violenza verbale online. L’emersione di questo comportamento ha generato indignazione trasversale, alimentando un acceso dibattito sulla coerenza tra incarichi pubblici e condotte personali.
Inizialmente, Durante aveva provato a rimediare pubblicando un messaggio di scuse, ammettendo pubblicamente l’errore e definendo le proprie parole come “maleducate e prepotenti”. Ha poi rassegnato le dimissioni, che il sindaco aveva temporaneamente congelato per riflettere sulla situazione. Ma la pressione politica e l’imbarazzo istituzionale sono cresciuti: le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia, parlando apertamente di “discredito per l’amministrazione”, mentre alcuni esponenti della maggioranza, come Italia Viva, hanno espresso solidarietà, chiedendo una seconda possibilità per l’ex assessora.
Alla fine, però, ha prevalso la linea della responsabilità politica: Gattinoni ha preso atto delle dimissioni e ha ringraziato Durante per il lavoro svolto, ribadendo la necessità che chi rappresenta le istituzioni mantenga un comportamento all’altezza del ruolo, anche nella sfera privata. Con la sua uscita dalla giunta, si chiude un caso che, più di altri, ha mostrato quanto sia sottile – e pericoloso – il confine tra ciò che si scrive sui social e le conseguenze nel mondo reale.
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