Cronaca / Circondario
Lunedì 22 Dicembre 2025
Vercurago, il progetto per il tunnel San Gerolamo slitta a metà luglio 2026
La pubblicazione del bando di gara europea per la progettazione sposta in avanti i tempi per la realizzazione del tunnel tra Lecco e Calolziocorte
Lecco
Il progetto di fattibilità tecnico – economica per la «variante di Vercurago - lotto San Gerolamo», ossia il tunnel tra le frazioni Chiuso di Lecco e Lavello di Calolziocorte che dovrebbe costruire il primo tratto del futuro collegamento Lecco – Bergamo, non sarà pronto prima di metà luglio 2026. A confermarlo sono le scadenze indicate nel bando di gara europea per l’affidamento dei servizi di progettazione pubblicato sul sito del ministero delle Infrastrutture lo scorso 4 dicembre. Il valore complessivo dell’appalto è di 7.4 milioni di euro mentre la scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle 12 del 10 febbraio 2026.
Ai tecnici di società Infrastrutture Milano – Cortina, l’ente a cui spetta il compito di realizzare l’opera, servirà del tempo per valutare tutte le candidature. A partire dall’assegnazione dell’appalto, il team di progettisti avrà a disposizione cinque mesi per redigere il progetto che dovrà poi passare in conferenza dei servizi ed essere portato all’attenzione sia del ministero dell’Ambiente per la procedura di valutazione di impatto ambientale sia del consiglio superiore dei Lavori pubblici per due volte. Il documento di indirizzo alla progettazione, allegato al bando di gara, stima che per completare l’iter serviranno otto mesi da quando verrà consegnato il progetto. In estrema sintesi, all’impresa vincitrice dell’appalto, che dovrà avere una struttura organizzativa dedicata all’incarico composta da almeno 15 tecnici, si chiede di condurre analisi necessarie tra l’altro a: «caratterizzare il profilo geologico e geotecnico dell’area anche in relazione all’eventuale presenza di falde»; «garantire la corretta gestione delle acque e quantificare i rischi di infiltrazione» nella galleria; «tutelare il patrimonio culturale attraverso l’indagine della presenza di siti a potenziale archeologico».
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