Cronaca / Lecco città
Venerdì 14 Novembre 2025
Lecco, auricolare all’esame di guida:
nei guai per legge di un secolo fa
L’uomo si sarebbe presentato all’esame con un auricolare per ricevere suggerimenti. Ora rischia una pena prevista da una norma del 1925.
Lecco
La contestazione della pubblica accusa avviene sulla base di una legge risalente esattamente a un secolo fa. Quel testo normativo datato 19 aprile 1925 (entrato in vigore il 14 maggio dello stesso anno), che disciplina la «Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche». L’accusa, nella sua trasposizione attuale, è in sostanza quella di essersi presentato all’esame teorico della patente con l’auricolare, e di averlo passato con «l’aiutino» dall’esterno. L’imputato è un immigrato pakistano, e il fatto risale al mese di febbraio, presso la Motorizzazione civile di Lecco.
L’uomo ora si trova imputato davanti al giudice Martina Beggio, in virtù di una legge approvata cent’anni fa, che punisce «con la reclusione da 3 mesi a un anno “chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento od all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri”. La pena della reclusione, sempre secondo quanto prevede la legge in questione, non può essere inferiore a sei mesi qualora l’intento sia conseguito. Su quest’ultimo punto potrà obiettare la difesa che lo scopo finale (ossia l’ottenimento della licenza di guida) non può ritenersi conseguito, trattandosi solo dell’esame teorico.
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