Cronaca / Lecco città
Martedì 28 Ottobre 2025
Lecco, cantieri a due velocità:
Pnrr in bilico per l’asilo Bonacina
Il livello del lago sblocca la piattaforma sportiva alle Caviate. Invece, la burocrazia blocca la costruzione dell’asilo, con rischio di ritardi
Lecco
Il lago ha permesso solo negli ultimi giorni la ripartenza del cantiere per la piattaforma per gli sport outdoor alle Caviate. La burocrazia, invece, tiene bloccato il cantiere per l’asilo nido di Bonacina. Si può riassumere così l’aggiornamento sui due cantieri più incerti tra quelli al momento attivi a Lecco restituito dall’amministrazione comunale a seguito di una domanda del meloniano Filippo Boscagli durante il consiglio di lunedì sera. «Per l’asilo a Bonacina – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi – siamo in fase di rescissione contrattuale con l’impresa, cercando di accelerare il più possibile i tempi per poi procedere con l’affidamento ad un nuovo operatore economico».
Come ricordato dall’assessore, l’aspetto delle tempistiche è centrale: l’investimento complessivo per quest’opera, pari a circa 1.7 milioni di euro, è finanziato per la gran parte con un contributo Pnrr da oltre un milione di euro e questo implica che la struttura dev’essere finita e collaudata entro marzo 2026. Ad oggi è impossibile dire se tale termine sarà rispettato e cosa succederà qualora ciò non accada. I lavori per il nuovo nido di Bonacina, che a regime dovrebbe ospitare trenta bambini, erano stati assegnati nel 2023 all’impresa campana Unyon Consorzio Stabile scarl tramite un appalto indetto a livello nazionale da Invitalia. Secondo le previsioni iniziali il cantiere doveva essere completato mesi fa, ma alcuni problemi con l’impresa hanno rallentato lo sviluppo dell’intervento fino alla scelta, presa da palazzo Bovara oltre un mese fa, di rescindere il contratto e riaffidare l’appalto ad un altro operatore economico. Nell’ambito della procedura di rescissione, per altro, i tecnici comunali dovranno non solo accertare quali lavori siano stati effettivamente svolti, ma anche se ci sono degli ammaloramenti o dei danni sulle opere già effettuate per via dei lunghi periodi di abbandono di un cantiere esposto alle intemperie.
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