
Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 13 Ottobre 2025
Grosio saluta Orazio, più che barista “un maestro di vita”
Scomparso a 65 anni, era noto per riuscire ad avvicinare i campioni dello sport con stratagemmi rocamboleschi
Grosio
Al termine di una breve malattia si è spento a 65 anni Orazio Pruneri, noto barista di Grosio, titolare del Bar Posta in pieno centro paese. Un amico di tutti dietro il bancone. «Più che un bar, il Posta sembrava un circolo ricreativo per l’atmosfera assolutamente familiare che si respirava grazie al carattere buono di Orazio» afferma uno storico cliente ed amico caro di Orazio. Era contento di condividere la gioia dei clienti.
Orazio era sinceramente felice quando un compaesano raggiungeva traguardi importanti nelle professioni, ed era tifosissimo degli atleti del paese: da Mattia Mosconi a Monica Trinca Colonel, da Martino Pini; lui si augurava e sognava una gran carriera per loro. Cresciuto nell’attività di famiglia da sempre accanto alla mamma Rita nella gestione da quando papà Stefano mancò, quasi una cinquantina di anni fa. Mamma che è mancata durante il Covid. Ora si troveranno nuovamente tutti e tre insieme lassù. Quanti aneddoti che raccontava. Le sue avventure da tifoso erano favole a lieto fine, che tutti i clienti conoscevano ormai a memoria, ma ogni volta che le raccontava c’era da ridere stupiti per l’abilità di Orazio di risolvere le situazioni apparentemente più complicate.
Come quella volta dell’arrivo a Sondrio della tappa del Giro d’Italia nel Giro dominato da Miguel Indurian. Orazio bramava dalla voglia di conoscere il Navarro ed a un certo punto, dopo il termine della tappa, riuscì ad intrufolarsi in una zona off limits eludendo i controlli, rispondendo sempre con grande freddezza “organizzazione” nel senso che vi facesse parte, e così, portando la bicicletta del campione iberico, si trovò di fianco a Miguelon in sala stampa e la sera finì nei servizi televisivi nazionali.
Rocambolesca anche la presenza al Gran premio di Montecarlo di Formula Uno, in una posizione da vip pur non avendo neppure il biglietto. Da emozioni forti la trasferta al seguito del Milan di Sacchi al Bernabeu, dove si trovò nel settore dei padroni di casa. E con dovizia di particolari raccontava l’incontro che ebbe con Silvio Berlusconi nella villa di Arcore col cugino Mauro Cecini, amico del Cavaliere. Formidabili anche le barzellette del compianto amico Silvano Quaglia che Orazio sapeva raccontare benissimo. Ma Orazio era anche quello del torneo di tronf che diventava una festa del bar. E anche la sfida a sceba con la Svizzera dove il Posta era il teatro della partita italiana con inni nazionali e bandiere. Amava giocare alle carte ed era sempre pronto ad assicurare col proprio apporto lo svolgimento della partita. Più recente la Porfata che era la gara ciclistica dal bar Posta fino a Porf, località della Valgrosina dove Orazio aveva la baita, sede della super festa. Era contento di coccolare i clienti. A chi era raffreddato preparava il suo vin brulè. Aveva inventato per puro caso il Pastis, l’aperitivo con ingredienti segreti. «Avevo sete dopo aver giocato a tennis ed iniziai a mischiare ingredienti: lo feci assaggiare e da allora mi fu sempre richiesto». I funerali si svolgeranno domani (martedì 14 ottobre 2025) alle 9 nella chiesa di San Giuseppe.
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